Budda, 1969 (Forme?) |Oli•023|

Pare si tratti di un esempio assolutamente isolato di pittura astratta di impianto «costruttivista» o comunque con chiari riferimenti ad un’astrazione centrata su strutture e forme geometriche risolte/realizzate con l’impiego di una materia pittorica piuttosto densa e movimentata da ampie e ripetute spatolate.

Da una sfera rossa (già i soli che incontreremo tante volte nei lavori dei periodi successivi?) parte una linea dall’andamento quasi spiralico e senza soluzioni di continuità che disegna nel campo azzurro dello sfondo quasi monocromo una serie di rettangoli quasi concentrici e inscritti l’uno nell’altro; gli ambiti della sovrapposizione di queste forme generano diffrazioni tonali e cromatiche.

Il tutto si trova inscritto in un ampio campo ovale, attraversato da una diagonale e da una linea orizzontale, che pare già presentare il principio costruttivo/compositivo dell’alto/basso e quello tematico della riflessione (il sole riflesso). Æ TAV. IV

Francesco Lodola

N.B. In parentesi sono riportate le ipotesi di titolazione indicate dal critico al momento dell’esame del regesto allora in essere.

|Oli•023|
Budda (Forme?)
1969, firmato
olio su tela, 60 x 80 cm