Nudo seduto sul letto, 1975 |Oli•081|

Si tratta di un’opera assolutamente magica e dall’impatto potente, deliberato/cercato con la scelta di un incarnato rosa-carminio.

Il nudo ha proporzioni scultoree ed è a grandezza quasi naturale.

Quello che colpisce non è tanto l’aspetto plastico e anatomico del soggetto, che peraltro esiste, quanto il bilanciamento dei campi/piani tonali (l’acceso dell’incarnato con il dualismo sfumato dello sfondo di ocra-giallo e verde) ed il senso di sospensione/riflessione – al limite dell’irreale – che deriva dalla fluttuazione del motivo floreale, che si stacca dalla parete/tapisserie e galleggia nell’aria, e dalla fuga della struttura del letto/canapé, sguinciato sul lato destro per poi vederlo comparire dallo sfondo sul lato sinistro.

Mi sembra quasi che Valeria abbia cercato di sottolineare, e sia riuscita nel farlo, l’atto di pausa meditata/di riflessione mesta nella quale è stata colta la figura femminile nuda. Mi sembra che riaffiorino tocchi e atmosfere matissiane.

Francesco Lodola

|Oli•081|
Nudo seduto sul letto
1975, firmato
olio su tela, 85 x 100 cm