Si tratta di un’opera sicuramente molto bella, a testimonianza, se ce ne fosse bisogno, di una straordinaria felicità e fertilità incontrata/trovata nel 1985; qui però l’idea è più quella di una magia cosmica, di un risultato/effetto siderale/astrale, e non a caso la pittura diventa più gestuale, la struttura compositiva più segnica (orchestrazione di gesti segni) e quella leggerezza che ci ha meravigliato prima diventa energia, di nervature e di tratti cromatici. Ad un punto tale che la stesura diventa turgida e quasi materica. L’opera è comunque indispensabile per una mostra, proprio per il controcanto che è in grado di innescare con «Volo» 1 (|Oli•125|) e «Volo» 2 (|Oli•126|).
Francesco Lodola

«Composizione: il vento» 2
1985, firmato
olio su tela, 70 x 85 cm