Come già si diceva sopra (v. «Fantasia n 1», |Oli•163|), quest’opera risponde ad un’esigenza compositiva molto simile, in alcuni particolari oserei dire addirittura identica: coperture cromatiche che nascondono elementi coincidenti, campi di colori che ritornano con identiche partizioni. I segni e le forme mi paiono quelle che caratterizzano l’ultimo periodo. Impervio però decifrare il soggetto: all’ipotesi avanzata sopra aggiungerei quella meno «compromettente» dei fiori. Belli qui, come sopra, quei colpi/segni «tattili» di rosso. Negli ultimi tempi Valeria era approdata ad un linguaggio segnico e ad un modo di materializzare e poggiare sulla superficie la pittura che la facevano sentire meno in conflitto/più in armonia con la grande passione degli inizi: la scultura. Anche qui sembra lasciarlo intendere.
Francesco Lodola

«Fantasia n 2»
c. 1994
olio su tela, 70 x 90 cm